Il “tesoretto” della casa di legno prende forma e si manifesta per la prima volta a Sauris (UD) il 6 marzo 2013 con la firma del primo contratto in Italia di crediti di carbonio locali da prodotti legnosi. Tutto ciò è stato possibile grazie al progetto Carbomark www.carbomark.org, a Samuele Giacometti dell’impresa SaDiLegno® di Prato Carnico (UD) www.sadilegno.it ed ai fratelli Gianni e Michele Petris dell’impresa Vivere nel Legno di Sauris www.viverenellegno.it.
Oggetto del contratto sono le 10 tonnellate di CO2 vendute da Giacometti ed acquistate dall’impresa Vivere nel Legno, al prezzo di 1000,00 €, a parziale compensazione delle proprie emissioni.
L’evento, patrocinato dal Comune di Sauris (UD), si è svolto nel Museo Etnografico a Sauris di Sopra ed è stato aperto con i saluti del sindaco, Stefano Lucchini, sottolineando l’importanza di questo nuovo mercato volontario di crediti di carbonio da prodotti legnosi. La mattinata è proseguita con gli interventi di Rinaldo Comino, direttore del servizio gestione forestale e prodotti legnosi della Regione Friuli Venezia Giulia e Silvia Causin, della Regione Veneto.
Questo tipo di mercato rappresenta un possibile argine al progressivo abbandono del territorio montano, caratterizzato dall’ormai inesorabile avanzamento del bosco, consentendone il suo sviluppo, la sua gestione attiva e conseguente valorizzazione delle produzioni legnose. Inoltre il Carbomark sembra suscitare interesse anche in altre regione d’Italia come la Lombardia, il Piemonte e la Val d’Aosta.
Gianni Petris di Vivere nel legno, prima di apporre la firma sul contratto, ha evidenziato il fatto che un numero crescente di clienti richiede l’utilizzo di legname certificato PEFC di origine locale e che le tematiche ambientali sono e saranno sempre più di attualità. Samuele Giacometti, concludendo il suo intervento, ha ricordato che sono 46 le tonnellate di CO2 che il Carbomark riconosce ai 68 m³ di legno utilizzati per la costruzione della sua abitazione, costruita secondo il Metodo SaDiLegno.
L’abitazione, costruita nel 2010, è già stata oggetto di studi scientifici, certificazioni, numerosi premi e presentata dal PEFC International, a Rio de Janeiro durante i lavori di Rio+20, come reale esempio di sostenibilità ambientale, sociale ed economico. Delle restanti 36 tonnellate di CO2, solo 20 rimarranno in vendita sul mercato volontario, le rimanenti 16 andranno a coprire il ridottissimo impatto ambientale che genererà la famiglia Giacometti vivendo la loro casa di legno per i prossimi 50 anni.